Category Personal branding

Manager frustrato

Oggi giorno la figura del manager frustrato non è insolita, inizia ad avere una presenza costante nel mondo del lavoro. Hanno bisogno di rivedere la loro situazione lavorativa, di nuovi stimoli e , a volte, di rimettersi in gioco e trovare nuove soluzioni.

E tu, sei un manager frustrato?

Sappi che, la situazione può anche peggiorare, prova solo a pensare quanto l’azienda potrà incidere su di te. Prova solo a pensare quanto quanto maggiore stress ti cadrà addosso. A meno che…

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Il mercato è tutto uguale, o sei isolato dal mondo?

Sei convinto che il mercato sia tutto uguale?

Può essere… forse il mercato è tutto uguale….davvero! Eppure non è proprio così, ci sono delle particolarità interessanti da vedere. Esistono “differenziazioni” che permettono di essere unici, magari proprio per emergere in mercati diversi (uno è il posizionamento).

Isolato dal mondo - il mercato è tutto uguale

 

Vendere, fare marketing, fare certe attività professionali, è uguale in tutte le zone?

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Il virus-brand e le sue conseguenze

Le conseguenze del virus-brand ci porteranno ad una nuova realtà!

Sicuramente avrai anche tu letto di tutto e di più su questo problema del Coronavirus e di quanto sia stato nocivo.
Sotto moltissimi aspetti.
Ma in questo articolo, non ho intenzione di ricominciare ad elencare le innumerevoli situazioni o i vari contro.
Parleremo del suo brand e di come è stato gestito!

le conseguenze del virus-brand

Ma cosa intendo per virus-brand?

In sostanza, anche il Coronavirus, è un brand.

Se lo vogliamo analizzare sotto l’aspetto di branding, questo è stato devastante.

E’ riuscito ad entrare nella mente di tutti, creando confusione e panico come per ogni pandemia.

Ma non solo…

Ha danneggiato gravemente altri brand.

Ma andiamo per step.

PRIMA DI TUTTO…

Come ti dicevo, il Coronavirus è un brand, un virus-brand, uno di quei marchi che entrano nella testa delle persone, partendo dalla più semplice delle strategie: la paura!

Proprio con questa, che è la prima leva emozionale per la vendita, per far attirare l’attenzione, è riuscito a scardinare ogni altro pensiero e a far parlare solo di se.

E ammettiamolo, l’ha fatto benissimo.

Ma non è solo questo…

E’ un virus-brand, proprio perché come dice la parola, ha creato un problema nocivo, un problema che ha attaccato tante cose.

Ma poi cosa è successo?

La cosa peggiore che è accaduta, riguarda proprio questo attacco. Un attacco fatto agli altri brand, andandoli a danneggiare gravemente.

Il brand Italia, quello che nel mondo ha sempre creato tanta invidia, polemica e anche rabbia.
E’ ovvio che ha creato moltissime cose positive, non c’è bisogno che te lo ricordi…
Ma in questo caso, sono proprio le cose negative, ad essere evidenziate tramite questa situazione. Perché è la prima cosa che ha scatenato.

Poi il brand delle autorità, quelle messe in discussione, sempre. Ed anche questa volta, le ha messe duramente alla prova. Mostrando tutti i loro punti deboli

Ed infine il brand delle istituzioni, dove ha trovato una distesa infinita per espandersi e creare quanto più danno possibile.

Non importa se sei d’accordo su queste affermazioni

Il problema, non è essere d’accordo, il problema è che è la realtà dei fatti. Questo è quello che il virus ha evidenziato, danneggiato, messo in pessime condizioni.

Qui non si tratta di opinioni, ma di capire il perché e agire per arginare, piuttosto che non essere infettato.

Non essere infettato?

Già già…esattamente.
Perché dovresti sapere che potresti essere stato infettato anche tu. A livello di branding ovviamente.

Se colpisce così forte dei brand istituzionali, dei quali tu fai parte, allora di riflesso potresti avere delle conseguenze.

Ed è qui che scatta “l’anti-virus”

Cosa possiamo fare per tutelarci dal virus-brand?

Abbiamo solo due possibilità

LA PRIMA:

Solitamente intrapresa da brand forti che hanno un valore sul mercato molto importante, incisivo.
Lo si combatte con strategie di marketing, con un branding efficace e molto aggressivo, proprio per combattere la stessa aggressività del virus

Qui, bisogna proprio pianificare una strategia personalizzata di brand in brand. Bisogna cercare delle soluzioni che portino subito vantaggi e che riescano ad arginare il danno creato. Azione si, ma mirata e molto aggressiva.

LA SECONDA:

Questa è quella più spiacevole, ma che spesso viene adottata dai più deboli e da coloro che non sono in grado di aggredire (economicamente) il brand più forte.
Qui si cambia, si cerca di rimettersi in gioco e si va verso un nuovo brand, una nuova “vita lavorativa” per cercare di riqualificarsi, riadattarsi o, ancora meglio, di riposizionarsi.

Ma in questo caso, c’è una strada che è molto più lunga e bisogna tenerne conto.
Anche qui, ci sarà una strategia personalizzata, ma in una prima fase, molto generica, molto più basilare.

Ma a chi ci si riferisce?

Che tu sia un imprenditore piccolo-medio-grande, che tu sia un libero professionista, che tu sia un manager o un dipendente, sappi che ne verrai coinvolto.

Dovrai comunque rimetterti in gioco in uno di questi due punti. Personalmente o a livello di impresa.

Comunque sarai colpito e dovrai rivedere molte cose. Direttamente o indirettamente

NON E’ SEMPLICE, PERO’…

Però si può sempre fare tutto, dipende molto dal come e quando. Ma dipende anche dal chi.

A questo punto mi piacerebbe darti due aiuti

  1. Scarica la guida gratuita per poter avere le basi – CLICCA QUI
  2. Passa al livello successivo con il manuale pratico – LO TROVI QUI

Dopo questo, potrai almeno avere una certezza: le basi e la consapevolezza di dove partire o ri-partire.

Non mollare, non arrenderti e spingi sull’acceleratore. Ora è il momento

Check your brand – Lead your brand

Tutto fa branding

Ma cosa vuol dire: tutto fa branding?

C’è un detto che viene usato spesso (almeno dalle mie parti): “Tutto fa brodo”.

Veniva utilizzato per far capire che nel brodo ci si mette un po’ di tutto, soprattutto per insaporirlo. Spesso si usavano anche gli scarti. Ma allora, tutto fa branding, vuol dire che c’è un pò di tutto?

tutto fa branding

Spieghiamo meglio

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Cinquantenne senza lavoro

Questo è un argomento molto delicato, uno dei più grandi problemi è quello del quasi cinquantenne senza lavoro. Perché essere disoccupato dopo i quarantacinque anni, sulla soglia dei cinquanta, può essere un grosso problema.

Ma non è tutto perduto, ecco perché…

Hai quasi cinquant’anni e sei disoccupato? Sei senza lavoro e non sai come fare?

Desideri rimetterti sul mercato e riqualificare la tua immagine professionale?

Probabilmente hai più una situazione disperata e ti basterebbe cercare un lavoro qualsiasi.

In questo articolo vorrei darti DUE indicazioni importanti.

La prima è QUELLO CHE FAREI subito in situazione critica

La seconda è QUELLA CHE SAREBBE DA FARE in generale

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Personal branding per ragazzi

Qual è il miglior personal branding per ragazzi?

Oggi giorno, è diventato uno strumento fondamentale, anche per i giovani, proprio per inserirsi al meglio nel mondo del lavoro. Avere un ottimo personal branding per ragazzi, significa differenziarsi.

Avere un ottimo personal branding, significa soprattutto, avere una marcia in più dei concorrenti e riuscire ad emergere. Hai letto come creare il tuo personal branding?

personal branding per ragazzi

Ma il personal branding, serve ai ragazzi?

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Già il titolo mette alla prova qualcuno! Branding creativo

Ma è un branding per i creativi o un branding creativo?

Comunque la si voglia vedere, la realizzazione di un brand deve avere necessariamente della creatività.

Branding creativo

“L’immaginazione è più importante della conoscenza.” 

(Albert Einstein)

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