Category Organizzazione efficace

Da studente a startupper

Hai appena finito le scuole, e ora ti devi lanciare nel mercato del lavoro. Il passaggio da studente a lavoratore, è come essere uno startupper e non è così semplice!

Spesso si hanno dei riferimenti sbagliati, altre volte la scuola ci da mezze informazioni, non si applicano strategie che possano portare a risultati certi.

da studente a startapper

Allora, come fai a fare questo passaggio?

Ma perché poi startupper?
Non lanci mica un’impresa…forse…

In realtà lanci un brand sul mercato, quindi sei per forza un “iniziatore”, un qualcuno che avvia qualcosa…Troppo generico vero?

Allora adesso immagina…

Prova ad immaginarti appena uscito dalle scuole e che sei in cerca di lavoro. 
Ti hanno detto che la fuori è dura, molti ti hanno dato consigli, qualcuno si è attivato a parole e forse nessuno coi fatti.
E tu? Tu cerchi innanzitutto dove sbattere la testa, perché vorresti già la tua indipendenza, ma purtroppo ora non ti fila nessuno.

Cosa ti serve esattamente per lanciarti nel mercato del lavoro?

Non è certo semplice, non riesci a capire tutti i passaggi, hai solo un sogno e una bellissima idea, ma poi?

Dopo iniziano i veri problemi, perché la tua strategia è campata in aria e non sai come fare per concretizzarla.

Va bene i sogni, va bene la bella idea, ma ora…serve qualcosa.

Comunque hai ben TRE certezze!

  1. Hai te stesso e hai voglia di fare. Il come lo vediamo, ma intanto cerchiamo di avere consapevolezza di noi stessi.
  2. Ed infatti hai fatto una scuola, hai acquisito capacità e sicuramene hai delle risorse da sfruttare
  3. Quasi sicuramente hai dei contatti e potrai sfruttarli

Allora permettimi di fare un passaggio importante per te.

Qui di seguito i 7 consigli per impostare una strategia vincente e passare da studente a startupper

IL PRIMO CONSIGLIO

Fai un check-up della tua situazione con un sistema di coaching semplicissimo:

  • Situazione attuale
  • Le cause per cui sei in questa situazione (non è assegnare colpe ma capire)
  • Obiettivo principale e scorporarlo in più micro-obiettivi
  • Studiati le risorse necessarie che serviranno per raggiungere l’obiettivo
  • Gli effetti che avrà su di te 

IL SECONDO CONSIGLIO

Va bene il sogno, va bene il progetto, non metto becco su tutto questo, però…

Devi avere un piano dettagliato, devi avere le idee chiare e la migliore soluzione è quella di confrontarti.

 

TERZO CONSIGLIO

Riorganizzati e cerca di dare delle priorità, prima di incominciare questo percorso. Devi capire cosa è importante, da fare subito e cosa invece può aspettare.

QUARTO CONSIGLIO

Pianifica la strategia, guardando come e chi fa osa. Non necessariamente potresti essere da solo, ma fai attenzione a chi ti accompagna lungo la strada.

Fermati un attimo!

A questo punto hai già tanto lavoro da fare.
Pensaci bene, cerca di fare mente locale su tutto quello detto sopra e capirai quanto sia importante fare questo check-up per poi partire a testa bassa

Non è semplice e non è nemmeno una cosa che puoi fare con leggerezza. 
Prenditi il tempo che ti serve e poi lavoraci sopra, per bene
Ricordati che qui stiamo anche parlando di costruire il tuo personal branding

Veniamo agli ultimi tre punti

Ultima fase che potrebbe essere determinante e che sarebbe meglio fare bene attenzione

QUINTO CONSIGLIO

Inizia a comunicare, creati un seguito di interesse collettivo.
Raccontati, crea la tua storia e narrala in giro.
Questo sarà un elemento emozionante per qualcuno e sicuramente coinvolgerai persone.
Quali?
Beh, dipende da te e da ciò che racconti

SESTO CONSIGLIO

Non perdere tempo in cose inutili e concentrati su poche cose ma fondamentali.

SETTIMO CONSIGLIO

Ed eccoci all’ultimo, quello che forse è il più antipatico, ma che spesso rivela cose che non avresti voluto.
Rivedi tutto il processo, partendo dal primo consiglio.
Ricontrolla, modifica, perfeziona, correggi.
Si, perché sicuramente avrai fatto errori, imperfezioni e forse saltato qualcosa.
Sarà in questa occasione che potrai mettere le correzioni dovute e migliorare ulteriormente. 

E con questo chiudo

Finita la scuola, ci troviamo tutti in un mare…particolare. 
Ma non siamo tutti sulla tessa barca, abbiamo anche barche diverse con caratteristiche molto diverse.
Chi potente, chi più sbarazzina, quelli che hanno una zattera e quelli che magari partono già con lo yacht.
Ma tutti, passiamo da studente a startupper

NON IMPORTA!

Tutti abbiamo i nostri obiettivi e possiamo modificare e migliorare i mezzi per raggiungerli.
Intanto partiamo e spero che questi consigli e questo post, ti abbia almeno acceso qualche idea per il tuo futuro. Roseo sicuramente!

Check your brand – Lead your brand

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L’importanza di un biglietto da visita: un valore al tuo brand

DOPO DUE ANNI ANCORA E’ TRA GLI ARTICOLI PIU’ VISTI E IMPORTANTI DI QUESTO BLOG

Anche se spesso è (erroneamente) un elemento sottovalutato, ancora oggi è ritenuto uno strumento fondamentale per comunicare ai potenziali clienti un’immagine efficace di se stessi e di ciò che rappresenti: il biglietto da visita per il tuo brand, è importante

Quanto è importante il biglietto da visita per il tuo brand?

Tu hai un biglietto da visita? Come l’hai fatto? Ci sono le caratteristiche fondamentali?

Se non ce l’hai è arrivato il momento di pensarci. Se ce l’hai, è arrivato il momento di perfezionarlo.

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Pillole di branding – ottava e ultima pillola di branding

Ed eccoci all’ottava e ultima pillola di branding

Che detta così sembrano un digestivo o un bicchierino.

In realtà alcune cose le digeriamo veramente male, altre potrebbero proprio ubriacarci, ma fondamentalmente, l’obiettivo di questi otto “pensierini”, nonchè di questa ottava e ultima pillola di branding, è solo uno:

“Accendere pochi ma essenziali lumini, che ti permetteranno di evitare errori fatali in futuro”

ottava e ultima pillola di branding

E vorrei chiudere con le ultime tre citazioni:

“Il tempo è la cosa più preziosa che un uomo possa spendere” (Teofrasto)

La prima è basata su un elemento che risulta determinante in TUTTO, che non possiamo comprare, non possiamo costruire, ma possiamo gestirlo al meglio per i nostri obiettivi.

Il tempo è un tesoro inestimabile, spesso lo gettiamo via inutilmente, altre volte non ci accorgiamo di quanto ne possiamo ancora avere davanti. Ricordarsi di questo, rendersi conto di questo prezioso elemento, può solo che darci vantaggi.

La seconda citazione:

“Spesso grandi imprese nascono da piccole opportunità” (Demostene)

La seconda è proprio quella di ricordare che non esiste nessuna grande impresa nata dal nulla, tutte sono frutto di un lavoro minuzioso e dedito alla passione, di uno o più persone che l’hanno voluto.

La passione è spesso una leva fondamentale, ma servono anche capacità. Le opportunità che ci capitano nella vita, bisogna saperle cogliere anche con determinazione e capacità specifiche.

La terza citazione:

“La goccia scava la pietra” (Lucrezio)

La terza è: insistere, mai mollare, continuare a battere su quella pietra fino a quando arriverai alla meta.

Esatto! Quella che qualcuno può scambiarla per insistenza, spesso è caparbietà, capire che se non batti il ferro finchè è caldo, non riuscirai a modellarlo come piace a te. Proprio per avere qualcosa che sarà fantastico.

Crederci, è un diritto; provarci un dovere.

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Pillole di branding – settima pillola per il manager

Nella settima pillola per il manager, vorrei lasciare un concetto importante di motivazione

LA settima pillola per il manager, la penultima, parla di un concetto molto ampio e spesso poco chiaro: la motivazione.

Questa citazione mi è sempre piaciuta:

Ogni fallimento è semplicemente un’opportunità per diventare più intelligente. (Henry Ford)

settima pillola per il manager

 

Ma troppe persone non la vedono così, queste persone sono spesso professionisti e imprenditori, che piangono su loro stessi, andando a distruggere tutto ciò che invece avevano fatto di buono.

La motivazione per portare avanti progetti, spesso è legata a leve emozionali importanti. Leve che ti danno quella “benzina” per tutto, per vincere la sfida.

Il fallimento non è MAI una buona cosa, mentalmente è un risultato devastante che andrà sempre ad incidere in scelte future. Ma qui entra in gioco l’abilità di una persona “intelligente”, ovvero, saper sfruttare tutto il contesto del fallimento, portando vantaggi alle scelte future.

Intelligente? La settima pillola per il manager è anche questo?

Si, lasciami passare questo termine, solo per spiegare l’apertura mentale delle persone. L’intelligenza di una persona sta anche nel saper capire la situazione. Motivarsi e prendere in mano le redini per iniziare a fare qualcosa di diverso.

Quando passi certi momenti difficili, è naturale chiudersi ed avere sconforto su tutto e tutti. Ma la vera sfida è proprio questa, avere l’intelligenza di capire che ci sono possibilità e che si possono trarre conclusioni diverse. La settima pillola per il manager non è solo motivazione quindi.

Attenzione! Non sto dicendo che le altre sono stupide (io ho fatto gli stessi errori), sto solo dicendo che bisogna imparare a sfruttare le situazioni negative per portarle (intelligentemente) a proprio vantaggio e non ricascarci.

Lo so!

Non è facile, non è assolutamente facile.

Questa pillola di branding è semplicemente un invito a riflettere sulle tue capacità, ma anche sulle leve che hai per portare avanti tutto ciò che sogni. I tuoi obiettivi.

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Pillole di branding – la quinta pillola per il manager

La quinta pillola per il manager è: la tua identità

Il tuo brand comunica qualcosa

la quinta pillola per il manager

 

Mettersi sul mercato con il proprio marchio (brand) significa essere in grado di comunicare qualcosa. Ecco perché la quinta pillola per il manager è importante. Parla di identità professionale.

“Se guardate tutto ciò che viene messo in vendita, scoprirete di quante cose potete fare a meno” (Socrate)

In realtà, in questa quinta pillola di branding, parliamo più del tuo brand e non di un prodotto che metti sul mercato.

Infatti, come imprenditore, hai un duplice brand da gestire:

  1. L’azienda che rappresenti
  2. L’imprenditore che sei

Nel personal branding, l’identità è fondamentale (vedi anche articolo), viene generata dalla tua vitalità, dal tuo stile e dalla tua leadership.

Quando lavori su questi elementi, devi capire che vai a realizzare quello che è un marchio forte per te, che ti serve per essere riconosciuto sia internamente alla tua azienda, sia nei confronti dei fornitori, dei clienti e di quelli che interagiscono  con la tua attività.

Questa identità, deve essere lavorata nel tempo, non è certo una semplice apparizione che poi svanisce dopo un breve periodo. Troppi brand che cercano invano di essere qualcuno o qualcosa, ma non sono nulla, cavalcano semplicemente un’onda, sapendo che prima o poi andrà scemando. Allora di corsa a cogliere l’opportunità, anche senza requisiti, anche senza sapere come. Solamente per ottenere qualcosa di rapido e veloce…

Se fai qualcosa solamente per denaro non avrai successo. (Barry Hearn)

Ma non è il modo corretto

Pensaci bene, può essere una scelta valida, avere un brand personale temporaneo? Qualcosa che ti identifica in quel momento e poi non ti riconoscono più?

Cerca di investire il tuo tempo nel diventare qualcuno e non solo qualcosa. Cerca di lavorare su quegli strumenti che vanno a realizzare una tua identità, che sia forte sul mercato, che ti rappresenti e che rappresenti anche la tua azienda.

Attivati per un tuo percorso personalizzato. Fai il tuo check up 

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Pillole di branding – la quarta pillola per il manager

La quarta pillola di branding è la collaborazione

 

Pillole di branding – la collaborazione

 

La quarta pillola di branding è appunto la collaborazione, che si basa su un concetto fondamentale: il tuo network.

Lavori da solo o lavori in team?

Sei un solitario, uno che ha bisogno di fare e gestire le cose per conto tuo, oppure sei uno che necessita di una squadra affiatata per ottenere risultati?

Entrambi i casi sono da valutare e portano a risultati importanti. Entrambi i casi, necessitano di un brand importante per arrivare all’obiettivo.

Eppure, il network, al giorno d’oggi è un’arma in più

La forza mentale fa parte del carattere, non si può studiare a tavolino. Si è forti di testa se si riesce a rimanere sereni e divertirsi anche quando le cose non vanno bene, e se si riesce a non perdere mai la fiducia in se stessi e nel lavoro di squadra. (Valentino Rossi)

La mentalità vincente che hai grazie anche alla squadra che ti crei attorno.

Quella mentalità che ti permette di condividere con il tuo team, obiettivi importanti, che ti permette di raggiungere risultati straordinari.

Fare le cose assieme ad altri, grazie al loro aiuto, è oggi, un valore aggiunto per vincere nel mercato. Per essere ancora più competitivi e per avere strategie e capacità migliori della concorrenza.

Alla fine è leadership?

Esatto, la mentalità vincente che hai e che sei in grado di trasmettere agli altri o tirare fuori al momento opportuno. È un fattore determinante, composto da tre caratteristiche importanti:

  • La preparazione – essere preparati e avere delle capacità acquisite grazie all’esperienza e alla formazione.
  • La consapevolezza – non si limita solo alla preparazione, ma bisogna sapere dentro di se che ci sono capacità e che le sai utilizzare nei modi e nei tempi appropriati.
  • La semplicità – che è data dal fare serenamente le cose, sapendo di farle con piacere e divertimento, andando a semplificarle enormemente.

Tre caratteristiche che non sono affatto semplici da avere e dimostrare, ma chi le ha e ci riesce, ha un passo in più.

Tutto questo, rapportato ad un team, diventa anche leadership.

Ecco cosa si intende per Pillole di branding – la quarta pillola per il manager

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Pillole di branding – la terza pillola per il manager

La terza pillola del manager: La TUA formazione e informazione

 

Se nella prima pillola abbiamo parlato di comunicazione “educativa”, nella seconda di farla con pazienza e perseveranza, quale sarà l’argomento della terza pillola di branding?

Lavorare su te stesso e tenerti costantemente aggiornato per riuscire ad ottenere i risultati che desideri, ponendoti importanti obiettivi e lavorare per raggiungerli.

Che tradotto vuol dire: “Corsi di formazione”

Se è vero che devi comunicare, devi essere anche formato ed informato

Quindi la terza pillola di branding, si basa sulla tua formazione ed informazione.

Ti formi? Ti aggiorni? Rimani costantemente informato sulle novità e sugli sviluppi del mercato?

Sei in contatto con un gruppo di pari?

Come gestisci tutto questo?

Se un giorno diranno di me che nel mio lavoro ho contribuito al benessere ed alla felicità del mio collega, allora sarò soddisfatto. (George Westinghouse)

La tua formazione diventa un elemento cardine per il tuo brand.

Se devi avere un’identità professionale, hai la necessità di formarti per essere competitivo, ma soprattutto per: “sapere quello che dici e che fai”

Ogni professionista, ha il dovere di essere informato, ma anche di tenersi costantemente formato (io stesso, faccio corsi di formazione, non solo agli altri, ma anche e soprattutto per me stesso)

Sono importanti, ma vanno scelti bene e con attenzione speciale.

Sei bombardato da corsi e da strumenti per migliorare e per la tua crescita professionale.

Ma quali sono quelli più adatti a te?

Esistono corsi on-line, quelli che acquisti in formato CD, quelli in aula e quelli personalizzati.

Ma quali sono quelli più adatti a te per il migliore apprendimento?

Dando per scontato che abbiano sempre gli argomenti principali per il tuo settore e la tua professionalità.

Ma prestare attenzione a cosa fare e con chi fare, rimane un fattore determinante per la tua crescita. Il bombardamento mediatico di tutti questi formatori che propongono la loro soluzione (corsi lampo, corso speciale 3 in 1) porta ad un altro problema.

Chi ti da cosa? E soprattutto, quanto vale quel qualcosa?

La selezione e il filtraggio dei servizi, è un fattore che determina la tua crescita e la tua professionalità.

Scegli bene.

 

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