Crea la tua nicchia e un tuo mercato con il brand positioning

Spesso mi “piacerebbe piacere a tutti”, capita anche a te?

Bel giochino di parole, ma rende l’idea, ecco perchè meglio che fai subito una cosa: crea la tua nicchia. Fai brand positioning

brand positioning

 

Purtroppo non è proprio possibile, non succederà mai. E se pensi di volerlo fare, sappi che sarà un errore fatale e tempo perso.

L’errore più grosso che si commette è proprio quello di voler creare un brand che piaccia a tutti.

Questo comporta una dispersione di energie che non porterà risultati, perché non succederà mai.

Eppure, questo errore continuano a farlo in molti, comprese le aziende di grosso calibro.

“L’insegna la fa la clientela” (Jean De La Fontaine)

Come fare allora per essere più efficace e realizzare il tuo Brand Positioning?

Creare la tua nicchia di mercato

Quattro regole fondamentali per creare la tua nicchia di mercato ed inserire il tuo profilo.

Regola numero 1:

Identifica il tuo pubblico, composto sempre da persone vicine a te, partner, persone che sono disposte a spendere parole per te ed infine persone che sono disposte a pagare per quello che fai.

Regola numero 2:

Crea domande e cerca di capire cosa serve a quel mercato e quali sono le problematiche principali.

Regola numero 3:

Dai una risposta concreta alle loro domande, ovvero crea la soluzione più efficace e adatta alle loro esigenze

Regola numero 4:

Comunica la tua professionalità facendo capire quanto puoi essere utile a loro, sapendo quali sono gli strumenti da utilizzare per arrivare a risultati concreti. In pratica rispondi alla loro domanda.

 

All’interno di queste quattro regoline però, ci sono diverse sfaccettature e diverse situazioni. Ma per fare brand positioning….diciamo che non è tutto qui. Bisogna fare molto di più…ma intanto….

Per esempio nella regola numero uno, bisogna vedere anche QUANTO sono disposti a pagare per te. Ma anche quanto sono disposti a spendere parole per te, influenzare e fare passaparola.

Non solo, nella regola numero due, bisogna sapere bene QUALI domande fare, soprattutto in che modo farle. Si perché le risposte che otterrai saranno la linea guida del tuo brand e quindi dovranno essere più specifiche possibili.

Qual è il loro problema?

Cosa fanno per risolverlo?

Come si sentono in questa situazione?

Come si sentirebbero dopo averlo risolto?

La regola numero tre è condizionata di conseguenza dalla due. Ma non solo, è condizionata anche dall’ambiente in cui ti trovi, la zona demografica e lo stile di vita che è in quel posto. Di conseguenza si passa anche per gli usi e i costumi, guardandoli sotto aspetti psico-comportamentali. Stile di vita si, ma anche valori, hobby, interessi.

Tutto per capire il tuo target, le persone a cui devi rivolgerti e che poi si rivolgeranno a te.

È un gioco a due parti, capire come entrare nella loro mente e capire come si presentano a te per dare loro la soluzione.

Anche qui devi risponderti a domande importanti:

Cosa fai per risolvere i loro problemi?

Che strumenti utilizzi?

Quali problemi non sei in grado di risolvere?

Quale beneficio porti?
ma soprattutto……Cosa si aspettano da te?

E qui passi alla quattro, perché il modo migliore per comunicare è proprio quello di far arrivare il messaggio chiaro e preciso. Ma come? Mettendo i filtri giusti perché possa arrivare in modo giusto. E questi filtri sono dettati da quanto visto sopra.

Sono quattro semplici punti coi quali puoi fare un piano iniziale di lavoro, ma sono anche elementi di spunto, con un difetto:

quali strumenti utilizzare per questi quattro punti?

Questa è una domanda ancora più specifica….

se vuoi scoprire ancora di più, scrivici alla nostra mail per ricevere nuovi strumenti. Non solo per il tuo brand positioning

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