Archives 2018

Pausa Natalizia

PAUSA NATALIZIA

Diciamo che, lavorativamente parlando, non esiste, però nella nostra testa e nella nostra vivibilità e vitalità, esiste molto bene.

pausa natalizia

 

In questo periodo parliamo di relax, regali, Natale, feste e tante altre cose che ci coinvolgono emotivamente per questo periodo. Ma la pausa natalizia serve a molto, tanto altro.

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Pillole di branding – ottava e ultima pillola di branding

Ed eccoci all’ottava e ultima pillola di branding

Che detta così sembrano un digestivo o un bicchierino.

In realtà alcune cose le digeriamo veramente male, altre potrebbero proprio ubriacarci, ma fondamentalmente, l’obiettivo di questi otto “pensierini”, nonchè di questa ottava e ultima pillola di branding, è solo uno:

“Accendere pochi ma essenziali lumini, che ti permetteranno di evitare errori fatali in futuro”

ottava e ultima pillola di branding

E vorrei chiudere con le ultime tre citazioni:

“Il tempo è la cosa più preziosa che un uomo possa spendere” (Teofrasto)

La prima è basata su un elemento che risulta determinante in TUTTO, che non possiamo comprare, non possiamo costruire, ma possiamo gestirlo al meglio per i nostri obiettivi.

Il tempo è un tesoro inestimabile, spesso lo gettiamo via inutilmente, altre volte non ci accorgiamo di quanto ne possiamo ancora avere davanti. Ricordarsi di questo, rendersi conto di questo prezioso elemento, può solo che darci vantaggi.

La seconda citazione:

“Spesso grandi imprese nascono da piccole opportunità” (Demostene)

La seconda è proprio quella di ricordare che non esiste nessuna grande impresa nata dal nulla, tutte sono frutto di un lavoro minuzioso e dedito alla passione, di uno o più persone che l’hanno voluto.

La passione è spesso una leva fondamentale, ma servono anche capacità. Le opportunità che ci capitano nella vita, bisogna saperle cogliere anche con determinazione e capacità specifiche.

La terza citazione:

“La goccia scava la pietra” (Lucrezio)

La terza è: insistere, mai mollare, continuare a battere su quella pietra fino a quando arriverai alla meta.

Esatto! Quella che qualcuno può scambiarla per insistenza, spesso è caparbietà, capire che se non batti il ferro finchè è caldo, non riuscirai a modellarlo come piace a te. Proprio per avere qualcosa che sarà fantastico.

Crederci, è un diritto; provarci un dovere.

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Pillole di branding – settima pillola per il manager

Nella settima pillola per il manager, vorrei lasciare un concetto importante di motivazione

LA settima pillola per il manager, la penultima, parla di un concetto molto ampio e spesso poco chiaro: la motivazione.

Questa citazione mi è sempre piaciuta:

Ogni fallimento è semplicemente un’opportunità per diventare più intelligente. (Henry Ford)

settima pillola per il manager

 

Ma troppe persone non la vedono così, queste persone sono spesso professionisti e imprenditori, che piangono su loro stessi, andando a distruggere tutto ciò che invece avevano fatto di buono.

La motivazione per portare avanti progetti, spesso è legata a leve emozionali importanti. Leve che ti danno quella “benzina” per tutto, per vincere la sfida.

Il fallimento non è MAI una buona cosa, mentalmente è un risultato devastante che andrà sempre ad incidere in scelte future. Ma qui entra in gioco l’abilità di una persona “intelligente”, ovvero, saper sfruttare tutto il contesto del fallimento, portando vantaggi alle scelte future.

Intelligente? La settima pillola per il manager è anche questo?

Si, lasciami passare questo termine, solo per spiegare l’apertura mentale delle persone. L’intelligenza di una persona sta anche nel saper capire la situazione. Motivarsi e prendere in mano le redini per iniziare a fare qualcosa di diverso.

Quando passi certi momenti difficili, è naturale chiudersi ed avere sconforto su tutto e tutti. Ma la vera sfida è proprio questa, avere l’intelligenza di capire che ci sono possibilità e che si possono trarre conclusioni diverse. La settima pillola per il manager non è solo motivazione quindi.

Attenzione! Non sto dicendo che le altre sono stupide (io ho fatto gli stessi errori), sto solo dicendo che bisogna imparare a sfruttare le situazioni negative per portarle (intelligentemente) a proprio vantaggio e non ricascarci.

Lo so!

Non è facile, non è assolutamente facile.

Questa pillola di branding è semplicemente un invito a riflettere sulle tue capacità, ma anche sulle leve che hai per portare avanti tutto ciò che sogni. I tuoi obiettivi.

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Pillole di branding – la quinta pillola per il manager

La quinta pillola per il manager è: la tua identità

Il tuo brand comunica qualcosa

la quinta pillola per il manager

 

Mettersi sul mercato con il proprio marchio (brand) significa essere in grado di comunicare qualcosa. Ecco perché la quinta pillola per il manager è importante. Parla di identità professionale.

“Se guardate tutto ciò che viene messo in vendita, scoprirete di quante cose potete fare a meno” (Socrate)

In realtà, in questa quinta pillola di branding, parliamo più del tuo brand e non di un prodotto che metti sul mercato.

Infatti, come imprenditore, hai un duplice brand da gestire:

  1. L’azienda che rappresenti
  2. L’imprenditore che sei

Nel personal branding, l’identità è fondamentale (vedi anche articolo), viene generata dalla tua vitalità, dal tuo stile e dalla tua leadership.

Quando lavori su questi elementi, devi capire che vai a realizzare quello che è un marchio forte per te, che ti serve per essere riconosciuto sia internamente alla tua azienda, sia nei confronti dei fornitori, dei clienti e di quelli che interagiscono  con la tua attività.

Questa identità, deve essere lavorata nel tempo, non è certo una semplice apparizione che poi svanisce dopo un breve periodo. Troppi brand che cercano invano di essere qualcuno o qualcosa, ma non sono nulla, cavalcano semplicemente un’onda, sapendo che prima o poi andrà scemando. Allora di corsa a cogliere l’opportunità, anche senza requisiti, anche senza sapere come. Solamente per ottenere qualcosa di rapido e veloce…

Se fai qualcosa solamente per denaro non avrai successo. (Barry Hearn)

Ma non è il modo corretto

Pensaci bene, può essere una scelta valida, avere un brand personale temporaneo? Qualcosa che ti identifica in quel momento e poi non ti riconoscono più?

Cerca di investire il tuo tempo nel diventare qualcuno e non solo qualcosa. Cerca di lavorare su quegli strumenti che vanno a realizzare una tua identità, che sia forte sul mercato, che ti rappresenti e che rappresenti anche la tua azienda.

Attivati per un tuo percorso personalizzato. Fai il tuo check up 

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Pillole di branding – la quarta pillola per il manager

La quarta pillola di branding è la collaborazione

 

Pillole di branding – la collaborazione

 

La quarta pillola di branding è appunto la collaborazione, che si basa su un concetto fondamentale: il tuo network.

Lavori da solo o lavori in team?

Sei un solitario, uno che ha bisogno di fare e gestire le cose per conto tuo, oppure sei uno che necessita di una squadra affiatata per ottenere risultati?

Entrambi i casi sono da valutare e portano a risultati importanti. Entrambi i casi, necessitano di un brand importante per arrivare all’obiettivo.

Eppure, il network, al giorno d’oggi è un’arma in più

La forza mentale fa parte del carattere, non si può studiare a tavolino. Si è forti di testa se si riesce a rimanere sereni e divertirsi anche quando le cose non vanno bene, e se si riesce a non perdere mai la fiducia in se stessi e nel lavoro di squadra. (Valentino Rossi)

La mentalità vincente che hai grazie anche alla squadra che ti crei attorno.

Quella mentalità che ti permette di condividere con il tuo team, obiettivi importanti, che ti permette di raggiungere risultati straordinari.

Fare le cose assieme ad altri, grazie al loro aiuto, è oggi, un valore aggiunto per vincere nel mercato. Per essere ancora più competitivi e per avere strategie e capacità migliori della concorrenza.

Alla fine è leadership?

Esatto, la mentalità vincente che hai e che sei in grado di trasmettere agli altri o tirare fuori al momento opportuno. È un fattore determinante, composto da tre caratteristiche importanti:

  • La preparazione – essere preparati e avere delle capacità acquisite grazie all’esperienza e alla formazione.
  • La consapevolezza – non si limita solo alla preparazione, ma bisogna sapere dentro di se che ci sono capacità e che le sai utilizzare nei modi e nei tempi appropriati.
  • La semplicità – che è data dal fare serenamente le cose, sapendo di farle con piacere e divertimento, andando a semplificarle enormemente.

Tre caratteristiche che non sono affatto semplici da avere e dimostrare, ma chi le ha e ci riesce, ha un passo in più.

Tutto questo, rapportato ad un team, diventa anche leadership.

Ecco cosa si intende per Pillole di branding – la quarta pillola per il manager

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Pillole di branding – la terza pillola per il manager

La terza pillola del manager: La TUA formazione e informazione

 

Se nella prima pillola abbiamo parlato di comunicazione “educativa”, nella seconda di farla con pazienza e perseveranza, quale sarà l’argomento della terza pillola di branding?

Lavorare su te stesso e tenerti costantemente aggiornato per riuscire ad ottenere i risultati che desideri, ponendoti importanti obiettivi e lavorare per raggiungerli.

Che tradotto vuol dire: “Corsi di formazione”

Se è vero che devi comunicare, devi essere anche formato ed informato

Quindi la terza pillola di branding, si basa sulla tua formazione ed informazione.

Ti formi? Ti aggiorni? Rimani costantemente informato sulle novità e sugli sviluppi del mercato?

Sei in contatto con un gruppo di pari?

Come gestisci tutto questo?

Se un giorno diranno di me che nel mio lavoro ho contribuito al benessere ed alla felicità del mio collega, allora sarò soddisfatto. (George Westinghouse)

La tua formazione diventa un elemento cardine per il tuo brand.

Se devi avere un’identità professionale, hai la necessità di formarti per essere competitivo, ma soprattutto per: “sapere quello che dici e che fai”

Ogni professionista, ha il dovere di essere informato, ma anche di tenersi costantemente formato (io stesso, faccio corsi di formazione, non solo agli altri, ma anche e soprattutto per me stesso)

Sono importanti, ma vanno scelti bene e con attenzione speciale.

Sei bombardato da corsi e da strumenti per migliorare e per la tua crescita professionale.

Ma quali sono quelli più adatti a te?

Esistono corsi on-line, quelli che acquisti in formato CD, quelli in aula e quelli personalizzati.

Ma quali sono quelli più adatti a te per il migliore apprendimento?

Dando per scontato che abbiano sempre gli argomenti principali per il tuo settore e la tua professionalità.

Ma prestare attenzione a cosa fare e con chi fare, rimane un fattore determinante per la tua crescita. Il bombardamento mediatico di tutti questi formatori che propongono la loro soluzione (corsi lampo, corso speciale 3 in 1) porta ad un altro problema.

Chi ti da cosa? E soprattutto, quanto vale quel qualcosa?

La selezione e il filtraggio dei servizi, è un fattore che determina la tua crescita e la tua professionalità.

Scegli bene.

 

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Pillole di branding – la seconda pillola del manager

La seconda pillola di branding del manager si riallaccia alla prima…

 

pillola di personal branding

Il percorso della comunicazione educativa, è un percorso molto lungo che porta via tempo ed energie. La seconda pillola di branding parte da qui.

La tua arma, sarà la PAZIENZA!

Ebbene si, ci vuole molta pazienza, perchè potrai sbagliare, ma dovrai continuare ad insistere; avrai la necessità di pianificare delle strategie che all’inizio, potranno rivelarsi poco produttive, ma dovrai capire come modificarle; infine avrai poche risposte, ma comunque saranno quelle che diventeranno la base di partenza.

“Non mi scoraggio perché ogni tentativo sbagliato scartato è un altro passo avanti.”  (Thomas Edison)

Una volta capito che hai dei problemi, le soluzioni esistono. Ed effettivamente molte aziende le hanno e possono darle con i modi giusti.

Ma poi, se i risultati non ci sono ugualmente?

Per quale strano motivo?

Per il semplice motivo che dipende sempre da una regola base: fare o non fare.

Moltissimi, demordono e lasciano cadere ogni tipo di strategia. Non vedendo risultati immediati, pensano che sia una cosa fallimentare e quindi non perseverano.

Molti altri, credono che a quel punto sia importante tornare ai vecchi metodi, senza pensare che il mercato è cambiato e che necessita di qualcosa di nuovo.

L’utente finale è cambiato.

Allora le domande cambiano…

Lo fai bene?

Non lo fai?

Cerca di capire il perché.

“Non importa quante volte cadi, ma quante volte cadi e ti rialzi.”  (Vince Lombardi)

Perché il fatto di agire non è proprio automatico, infatti c’è un ostacolo fortissimo che ti blocca. La paura di fallire, la paura di non riuscirci e la paura di non saper fare.

Ed è qui che scatta quel freno che non ti fa fare…

La seconda pillola di branding è la pazienza e la perseveranza, non lasciare nulla al caso.

Attento che ti aspetto alla terza pillola.

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Pillole di personal branding – otto consigli per un manager

Strategie di personal branding per un manager

 

strategie di personal branding per un manager

Breve introduzione per anticiparti che da oggi, partiranno 8 semplici articoletti che parleranno di strategie di personal branding per un manager e/o imprenditore.

Semplici articoli con all’interno degli spunti molto interessanti, che potrai utilizzare da subito e che, se anche conosci, potranno solo confermare se tu stai facendo bene o no.

Con questi articoli finiremo l’anno alla grande e potrai incominciare con nuove idee e nuovi strumenti per avere obiettivi importanti, ma per avere risultati ancora più importanti.

Allora affrontiamo alcuni strumenti che sicuramente avranno un buon impatto su di te e sul tuo lavoro. Partiamo con queste strategie di personal branding per un manager.

Prima Pillola per strategie di personal branding per un manager

La comunicazione educativa dei giorni nostri.

 

Gli uomini hanno i riflessi lenti: in genere capiscono solo nelle generazioni successive. (Anonimo)

 

L’educazione “markettara” degli ultimi anni, si è concentrata sul creare incubi ai clienti, educandoli ad una situazione estremamente negativa che potrà essere risolta solo con una soluzione “speciale”….

Ma qual è questa soluzione?

Ovviamente quella proposta dal “supereroe” del momento con il prodotto/servizio del momento, grazie alle invidiabili performance ottenute. Insomma, il salvatore della tua tragedia.

Ma è proprio così?

Diciamo che in alcuni casi, esistono realtà veramente critiche, fatte di ignoranza (nel senso che si ignora totalmente) che non fa capire cosa si ha attorno e le possibilità da sfruttare. Solo pochissimi se ne rendono conto e quei pochi, sanno poi come fare ad uscire da qualsiasi pseudo-crisi.

Ecco allora, che la maggior parte degli imprenditori, diventa “facile preda” di qualsiasi comunicazione aggressiva.

Il punto principale è proprio questo, educare il target clienti ad una situazione reale (negativa) per poi dare una soluzione (reale) efficace e fattibile.

L’educazione, passa attraverso strumenti che oggi si rivedono nel web, passano tutti per la rete, dove è facile raggiungere una moltitudine di utenti, in brevissimo tempo.

Cosa fare esattamente?

In pratica adotti la stessa tecnica, ovvero quella di parlare ai tuoi clienti, dando loro quelli che sono strumenti risolutivi per i loro problemi.

Questi strumenti li sai dare solamente te, perchè hai le strategie più efficaci per far ottenere loro i risultati che desiderano.

“Gli uomini si fidano delle orecchie meno che degli occhi” (Erodoto)

Proprio perchè si fidano tanto delle orecchie, il miglior strumenti in assoluto, diventa il passaparola, dato proprio dalle referenze. Ovvero, clienti soddisfatti, che raccontano la loro situazione, con la soddisfazione che hanno avuto grazie al tuo lavoro.

Ricapitolando la prima delle strategie di personal branding per un manager

Educare il tuo target clienti con informazioni pratiche e con strumenti e strategie per risolvere i problemi che hanno (tutto inerente al tuo mercato di riferimento).

Utilizzare il passaparola e le referenze per dare maggiore valore alla tua professionalità

Ti aspetto alla seconda pillola, continueremo a parlare di strategie di personal branding per un manager.

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