Manager perfetto e i suoi 7 segreti

In questo articolo, vorrei svelarti i 7 segreti per essere un manager perfetto

Partiamo dal concetto base: Cos’è un manager in Italia?

manager perfetto

In Italia, viene definito manager, un dirigente di azienda, un “quadro”, un responsabile aziendale, chiunque abbia responsabilità organizzative, di gestione e/o processi per obiettivi.

Spesso questo termine, si limita solamente al dirigente, che esplica funzioni per coordinare e gestire gli obiettivi aziendali. Ma queste funzioni, molte volte, non sono esplicate da un dirigente.

Quindi? Chi dirige cosa? Come si diventa manager perfetto?

Il manager perfetto, in realtà è una figura molto diversa con funzioni ben specifiche.

E’ un dirigente, ma affianca la proprietà (e la stessa proprietà deve essere manager capace), nelle decisioni fondamentali dell’azienda, in totale fiducia.

COME?

In realtà più che 7 segreti del manager perfetto, esistono 7 strategie efficaci, che si dividono in due parti:

La parte fondamentale e il tocco di classe.

La parte fondamentale del manager perfetto

IDENTITA’

L’identità manageriale è la base di partenza per ogni manager. E qui si lavora per un ottimo Personal Branding

Essa viene definita grazie al suo stile, al suo modo di rappresentarsi all’interno dell’azienda, ma anche fuori da essa.

Definire il proprio stile manageriale, senza imitare o prendere dei “format” che lasciano solo immaginare cosa potresti essere e non cosa sei.

Ognuno ha una propria storia, un percorso e delle proprie idee, non “copiare” come uno studente delle scuole. Non è ammissibile.

Però…puoi “modellare”, certi stili aziendali, per avere una macro idea, dalla quale poi personalizzare il tuo stile.

Comunica sempre in modo efficace, ricordandoti che la comunicazione è divisa in tre categorie: Visiva, verbale, sensitiva.

Dette in ordine di importanza.

Quindi Bisogna saper “apparire manager”, “parlare manager” e “sentirsi/far sentire manager”.

GESTIONE E ORGANIZZAZIONE

Capacità! tutto ruota attorno a questa parola.

Essere un manager, significa avere delle capacità, avere strumenti validi, che applichi sul campo e che, ogni volta che serve, devi reperirne di nuovi per essere aggiornato costantemente.
Quindi pensare a 360 gradi e non fermarti a quello che oggi conosci. Essere curioso, aggiornamenti continui e preparazione su quello che hai attorno.

Sempre stimoli e apertura al nuovo. Viceversa si è un manager chiuso…non si è manager!

Le tue capacità devono essere ben visibili verso la proprietà, lo staff/collaboratori e il mercato di riferimento (clienti e fornitori).
La gestione del proprio lavoro (in ogni sua parte), con una prerogativa determinante: l’organizzazione efficace.

VIVIBILITA’ e VITALITA’ di un manager perfetto

Sono due elementi spesso sottovalutati, ma nel personal branding vengono messi come valore aggiunto. Perchè?

Saper riconoscere i tuoi limiti, vuol dire che hai un vantaggio verso gli altri. Se da un lato, migliori le capacità e cerchi nuovi strumenti, dall’altro devi essere in grado di “ricaricare le pile”, distrarti e rigenerare il tuo corpo

Fare sport, dedicare del tempo agli hobby, dedicare tempo alla famiglia o amici, dedicare tempo a te stesso. Finita la giornata lavorativa (o prima di iniziarla oppure nel mezzo della stessa), via l’aspetto del manager e alleggerire le tensioni, crearsi nuovi spazi da riempire per se stessi e la propria “leggerezza”.

E’ proprio in queste occasioni che si libera la mente e si riesce anche a ragionare sulla giornata appena passata, su come progettare il futuro, su come confrontarsi con il mondo esterno.
Quindi, caro manager perfetto, vivi il tuo tempo fuori dal lavoro, rigenera e ricarica il tuo corpo, per essere sempre efficace e pronto alla sfida di tutti i giorni.

NETWORK

Questa è la linea limite per arrivare al tocco di classe, è un valore aggiunto che moltissimi manager non considerano a sufficienza o non sanno sviluppare nel modo migliore.

Collaboratori e contatti interni ed esterni diventano l’arma micidiale per essere il manager perfetto, uno strumento che ti trasformerà in una Formula1 in mezzo a tante utilitarie.
Il network, inteso come rete contatti, è composta da molti elementi.

Prima di tutto i collaboratori più stretti, quelli dei quali ti fidi e coi quali lavori più a contatto per ogni cosa. Sono quei professionisti che ti svolgono i lavori ad occhi chiusi, e tu, ti fidi ciecamente del loro operato.

Poi c’è la seconda rete contatti, quella composta da elementi esterni, consulenti, consiglieri, amici e anche “nemici”. Insomma, una rete multi funzione che ti permette di avere comunque rapporti di crescita continuativa e confronti sempre costruttivi.

Capisci bene perchè è la border line prima del tocco di classe, perchè se hai costruito bene il tuo network, sei già molto avanti rispetto agli altri manager. Ma MOLTO  avanti!

manager perfetto

Il tocco di classe per il manager perfetto

LEADERSHIP

Essere leader viene ancora spesso frainteso!

Un leader non è un capo, ma è una persona carismatica che si mette sempre in gioco per primo e che dimostra coi fatti, quello che bisogna fare.

Mettersi in gioco vuol dire anche accettare le critiche, perchè nessuno è infallibile, tutti facciamo errori ed è un aspetto normale che ci sprona ad imparare e a confrontarci. Chi lavora sbaglia, chi ci mette l’anima sbaglia.

La cosa più importante è accettare l’errore, farne esperienza e partire da li per migliorare i punti più deboli.

Ma non solo, essere leader, vuol dire saper gestire le altre persone, saper riconoscere e le situazioni di stress e poi agire con calma e sangue freddo per risolvere.

Di fronte a un problema, fermati, recupera la lucidità e agisci dando l’esempio. Capire e anticipare certe situazioni, ti permettono di gestire al meglio lo staff, il lavoro e le situazioni che ci sono all’interno.

FEDELTA’

Non vuol dire essere un servo, nemmeno un cane.

Significa saper lavorare talmente bene, che la proprietà ha la totale e cieca fiducia in te e nelle tue competenze.

Sa che lavorerai come se l’azienda fosse la tua, sa che potrà dormire sonni tranquilli, perchè ci sei tu che gestisci alla perfezione.

La fedeltà è un valore inestimabile, la si conquista nel tempo e dimostrando sul campo.

Sei pronto a vincere questa sfida? Perchè non è da tutti!

TOCCO FINALE per un manager perfetto

Essere stronzi al punto giusto…Ebbene si!

Anche se finora ti ho detto di saper gestire e saper confrontarti con gli altri, a volte serve un tocco di stronzaggine per non passare da illusi e ingenui.

A volte serve quel tocco per far capire chi comanda e chi decide. Spesso quel tocco è un plus che contraddistingue un bravo manager da un manager perfetto.

E’ ovvio che è sempre dosato e applicato nei modi e momenti più appropriati. Se li sbagli…è un disastro.

BASTANO QUESTE?

Ovviamente no.
Ma sono una base di partenza che fa la differenza su tutti gli altri. Sviluppate a modo e seguendo certi metodi, si otterranno dei risultati straordinari per essere un manager perfetto.

Ora sai che ci sono 7 strategie che sono alla base per essere un manager perfetto.

Ma ora?

Le conoscevi e le sai utilizzare?

Non le conoscevi?

Non le sai applicare o utilizzare?

Come già ti ho scritto sopra, per essere un manager perfetto, devi avere anche ottimi collaboratori.
Chiedi ad un coach professionista come iniziare il tuo percorso.

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