Personal Branding per i Venditori

Perchè il Personal Branding per i venditori?

Ma cos’è un venditore?

È un libero professionista o un dipendente, o entrambi?

 

personal branding per i venditori

 

Che sia un dipendente o un libero professionista, è comunque una figura importante per l’azienda che rappresenta, ma soprattutto per se stesso.

Rimane un professionista che ha un ruolo chiave, è il motore dell’azienda, grazie al quale questa cresce o si ferma, quindi ricopre quel ruolo che viene spesso sottovalutato, ma allo stesso tempo rimane determinante per il bene di un’impresa.

Ma che “brand” rappresenta?

 

Ecco da cosa si vede il buon commerciante. Ti fa comprare quello che lui vuol vendere.

James Joyce

 

Non è più come negli anni 80, quelli erano anni d’oro, fino addirittura a tutti i 90. In quei periodi, fare il commerciale era quasi uno spasso, lo poteva fare veramente chiunque, bastavano poche doti. Certo che poi dovevi imparare almeno delle basi e chi aveva quel valore aggiunto….beh, di soldi se ne è fatti a palate.

Per tanti anni la vendita é stata in Italia un “refugium peccatorum” per tutti quelli che non avevano voglia di studiare, non avevano qualifiche precise ma erano comunque quelli della “parlantina”, del sapersi presentare. Tutto sommato, i dati mostrano che senza preparazione, senza studiare, senza essere dei reali professionisti, milioni di persone con la vendita hanno campato bene, magari lavorando tanto e per tantissime ore, e riuscendo a crearsi un portafoglio clienti di tutto rispetto, grazie al quale ottenevano buoni guadagni.

Ma oggi ha un ruolo molto diverso e con caratteristiche che vanno a completare certi passaggi, prima trascurati e poco considerati e che risultano determinanti per il suo successo e il successo del brand che rappresenta.

Essere un venditore oggi, significa essere un professionista che aiuta i suoi clienti nelle scelte, proponendo le migliori soluzioni per i loro singoli casi.

Ecco perchè ti parlo di personal branding per i venditori, oggi quello che facevano in quegli anni, non é e non sarà più possibile perché la vendita è cambiata notevolmente e continua a cambiare, i mercati stanno cambiando e quindi i venditori devono adattarsi al contesto.

Alcuni esperti, hanno diviso i venditori in tre fasce messi su una piramide:

  • Una prima fascia, alla base, composta da venditori “generici”, quelli che non hanno specializzazione e che non sono un marchio conosciuto (per marchio non intendo i prodotti che vendono, intendo l’oggetto di questo blog: il proprio brand) e che è destinata a scomparire, che creerà disoccupati, precari o altro
  • La seconda fascia, quella intermedia, è composta da venditori che possono o hanno qualcosa in più ma che ancora mancano di specializzazione e che quindi sono destinati a scendere nella fascia bassa, aumentando i disoccupati, oppure possono migliorarsi e lavorare su se stessi, per passare alla fascia superiore, la fascia dei “top-venditori”
  • L’ultima fascia, quella in cima alla piramide, è composta da pochi venditori top che guadagnano più di tutti gli altri e che hanno peculiarità precise come una specializzazione, formazione, qualifiche e strategie che gli permettono di realizzare un brand conosciuto e richiesto.

Esattamente, proprio richiesto, esistono venditori che sono un brand, che vengono cercati dalle aziende ma anche dai clienti.

La scelta inevitabile è proprio quella di scalare questa piramide, facendo azioni ben precise:

  • Formazione alla vendita
  • Realizzare una strategia per essere efficaci nel proprio lavoro
  • Lavorare sulla propria leadership per diventare “qualcuno”, per diventare un brand (facendo anche personal branding per i venditori)

E se sbagli i passaggi? Se non fai quel personal branding e pianifichi una strategia?

Il rovescio della medaglia è proprio precipitare in basso e uscire dal mondo della vendita.

E proprio per non cadere in quest’ultima scelta, fatti delle domande determinanti:

Cosa diventerebbe tutto quello che hai realizzato?

Come faresti a rimetterti in gioco e tornare sul mercato?

Che scelte devi fare? Cosa iniziare a fare, cosa smettere di fare, cosa fare di più e cosa fare di meno?

Conseguenze che non si pensano mai e troppo spesso non si hanno strumenti per poi affrontarle in caso di evenienza!

E’ arrivato il momento di decidere su te stesso e come agire. Rifletti e cerca la migliore soluzione per arrivare in cima a quella piramide.

 

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